coerenza

Obbiettivi e risultati – parte 2

Ieri sera ero andato a letto con una domanda senza risposta. Cos’é che in quel caso aveva fatto scattare la molla della coerenza, che ancora oggi mi fa comportare in quel modo? Ebbene, stamattina stavo seguendo una lezione di Pnl di un formatore. Titolo dell’argomento era: “I livelli di pensiero di Robert Dilts”. Suppongo che ne abbiate sentito parlare. Ebbene, mentre ascoltavo mi si è accesa una lampadina, il mio flash! E si, da alcuni anni a questa parte di tanto in tanto queste cose avvengono nella mia mente. Immagino che accadano anche a voi perché, se ciò non avvenisse, dovrei cominciare a preoccuparmi per me. Scherzi a parte, i cambiamenti avvengono quando c’è un allineamento tra i vari livelli, è questo il collegamento tra i due episodi. Nell’esempio delle strisce pedonali non avevo trovato un collegamento con la mia mission. Ma il mio cambiamento era in sintonia con i primi 5 livelli di cui parla Robert Dilts: l’ambiente, il comportamento, le capacità, i valori e le credenze, l’identità. E questo mi aveva permesso di essere coerente con quello che pensavo, dando luogo di fatto ad un nuovo comportamento a costo zero e senza ripensamenti futuri. Per quanto riguarda invece gli obbiettivi mancati, ho iniziato a lavorare sui livelli da sistemare, ed in particolare sulla mia identità. Mi è costato raccontare di me. Tuttavia questo lavoro è diventato uno stimolo a lavorarci su. E guarda caso, quando ci lavori, prima o poi ottieni dei risultati.

Obbiettivi e risultati

Credo di sapere ormai, almeno credo, come pianificare obbiettivi che portino a risultati. Ciò malgrado, in questo periodo sto avendo difficoltà a raggiungerne alcuni. L’altro giorno, mentre camminavo, riflettevo su questa cosa e mi è venuto in mente un episodio accadutomi qualche anno fa, e che ho descritto nel mio libro sul fumo.

Il muro della sicurezza

Il muro della sicurezza.

Il muro della sicurezza

A quanti è capitato di avere a che fare con persone chiuse al cambiamento che, qualsiasi cosa voi gli diciate, continuano a fare e a dire sempre le stesse cose? Con persone come queste è difficile approfondire un discorso o condividere cose ed esperienze nuove. Sono chiuse nelle loro esperienze. Sanno benissimo cosa devono fare e cosa no, ciò che è giusto e cosa è sbagliato, quali cose portano al successo e quali al fallimento, anche se non hanno un’idea precisa di cosa sia veramente il successo o il fallimento. Lo sanno a priori non perché l’hanno provato, ma perché ormai hanno imparato a memoria quella poesia. E non possono fare a meno di ripetersela all’infinito. Per loro la vita è così. E’ la loro certezza. E le certezze non vanno mai messe in dubbio.

Ci deve essere coerenza tra quello che dici e quello che fai. Questo ti farà sentire orgoglioso di te ed anche felice.

Ci deve essere coerenza tra quello che dici e quello che fai.

Ma quanto è bello aiutare gli altri a stare meglio! Mi sono preso l’impegno di dare una mano ad una persona di un gruppo. Aiutare le persone solo con dei messaggi è difficile, anche perché serve il contatto, quantomeno quello vocale. Ma è una situazione nuova, che mi stimola a provarci. Sicuramente più avanti ci sentiremo telefonicamente. Ma il fatto di allargare la mia personale zona di confort mi spinge a farlo.  E poi, il bello di questa cosa, almeno per me, è quello che ciò che dico agli altri mi serve anche da stimolo per essere coerente e fare anche io la stessa cosa. E quindi a migliorarmi. E questa situazione l’ho sperimentata anche scrivendo e rileggendo il mio libro. Se dici poi devi fare

Comportamenti e riflessioni

Stamattina, mentre aspettavo che uscisse il caffè, riflettevo sui comportamenti che assumo in vari momenti della giornata, e sul fatto che a volte riesco a portare a termine determinate cose, e a volte no. E allora mi sono chiesto: quando riesco a ottenere dei risultati, in che modo ci riesco? E così il pensiero è andato ad una cosa che faccio da qualche tempo: attraversare la strada, passando sulle strisce pedonali. E mi sono detto: cos’è che mi spinge a passare sulle strisce, piuttosto che attraversare dove capita? E perché per me questa cosa non rappresenta più un problema, per cui lo faccio anche volentieri? Improvvisamente mi si è accesa “una lampadina”, e lentamente è uscita fuori anche una soluzione, la mia soluzione.

Riflessioni

palla di vetro

Finalmente, dopo tanti giorni, ed all’inizio di un nuovo anno, ricomincio a scrivere.

Ieri sera, prima di addormentarmi, pensavo che stamattina avrei dovuto ricominciare ad alzarmi e ad iniziare a lavorare per un nuovo anno pieno di soddisfazioni, e con degli obbiettivi importanti da raggiungere.

E così, stamattina, appena suonata la sveglia, mi sono alzato dicendomi: “da oggi, ricominciamo a decidere della nostra vita”. Una frase impegnativa, ma importante.