Riflessioni sulla consapevolezza
Alcune settimane fa’ ero con un gruppo di persone, e tra queste vi era una coppia che è in procinto di separarsi. Non è piacevole vedere ed ascoltare due persone che si trovano in questa situazione. Tra l’altro, erano persone che parlavano in maniera pacata di questa cosa, anche se ciascuno dei due portava avanti il proprio punto di vista. L’ascoltarli mi ha un po’ rattristato. Ma credo che farebbe dispiacere un po’ a tutti. Quando due persone decidono di lasciarsi, o uno dei due prende questa decisione, vuol dire che è scattato qualcosa che fino a quel momento non c’era. O quanto meno che la persona non era perfettamente consapevole del problema.
E così il mio pensiero è andato a quei corsi di crescita personale dopo i quali, a volte, alcune persone decidono di cambiare vita o di separarsi, o di dare alla loro vita una svolta più o meno importante. Lavorando con le persone, anche se con loro si parla di obbiettivi, capita spesso, almeno in fase iniziale, che qualcuno mi racconti la sua storia e le sue difficoltà. Non è mio compito andare ad indagare, perché il mio lavoro non è quello di aiutarlo a capire il perché e il per come di quello che gli è successo. Il mio compito è solamente quello di aiutarlo a raggiungere degli obbiettivi.
E questa cosa mi ha richiamato alla mente il discorso che a volte si sente fare da alcune persone che hanno frequentato dei corsi di crescita personale. Una signora un giorno mi ha detto: “sono andata a fare un corso con mio marito ed al termine lui mi ha lasciata”. Credo sia una reazione naturale dirsi: da questo momento non voglio più sentire parlare di quel formatore, perché mi ha rovinato la vita. Ma è proprio così? E stato il formatore che ha causato la separazione, o ciò è dovuto ad un nuovo livello di consapevolezza delle persone, cosa che le spinge a fare delle scelte importanti, ora diventate necessarie?
Mi viene in mente il mio corso di crescita personale che ho intrapreso alcuni anni fa. Anch’io, come tutti, ho preso consapevolezza di tanti aspetti della mia vita. Dico sempre che questo corso mi ha veramente cambiato la vita. Mi sono accorto di cose positive e di cose negative che non funzionavano e che erano da affrontare e risolvere in maniera nuova.
Per diventare consapevole devi essere disposto ad accettare quello che scoprirai, devi avere coraggio. E quando decidi di frequentare un corso del genere è perché vuoi in qualche modo cambiare la tua vita, rendendola migliore, più soddisfacente, più viva, più serena. Con tutti i rischi che questo comporta, anche quello di accorgerti che magari il tuo matrimonio non ha più senso, come raccontavo all’inizio.
Quando diventiamo consapevoli dei nostri comportamenti è facile che sentiamo il bisogno di cambiare le nostre regole e le nostre abitudini. Ora siamo cresciuti, e quelle cose che prima facevamo non hanno più senso. E’ bello per alcuni aspetti, ma può essere traumatico per altri. In qualsiasi caso non è semplice cambiare, perché siamo obbligati a fare cose nuove ed a prendere decisioni diverse.
Ecco, vorrei spezzare una lancia a favore dei formatori e dei corsi di formazione. Ovviamente parlo di quelle persone che fanno bene il loro mestiere. Non sono i corsi ed i formatori che li conducono che ci causano dei problemi. La consapevolezza delle proprie azioni e le decisioni che ne conseguono rappresentano solo un’accelerazione di qualcosa che era già in essere e che forse, se avessimo capito e affrontato per tempo, avremmo potuto risolvere. Ma questa purtroppo è la vita. E con il senno del poi non si fa niente.
L’importante è uscirne sempre fuori a testa alta, non facendoci soggiogare dal problema, ma prendendolo di petto ed accettandolo, o facendo qualcosa, quando possibile. Noi siamo noi, non siamo il problema.
Ho pensato molto se postare queste mie considerazioni. Ma ho pensato che potessero essere delle riflessioni utili.