Settembre 2019

Il potere delle credenze

Il potere delle credenze

Il potere delle credenze

Le credenze negative sono filtri che spesso bloccano la nostra mente e le nostre azioni. Quando crediamo che qualcosa non dipende da noi ma dalle circostanze esterne o dagli altri, diamo loro la possibilità di gestire la nostra vita. Perdiamo il controllo della nostra mente, delle nostre possibilità, e dimentichiamo che ogni volta che abbiamo creduto di potercela fare e ci siamo impegnati per questo, siamo riusciti ad ottenere grandi risultati e grandi cambiamenti. E che abbiamo il potere di ottenere risultati ancora migliori se solo perseveriamo e continuiamo a credere che possiamo vincere le nostre paure. Possiamo vivere bene la nostra vita, aiutare gli altri e godere anche materialmente  di questo. Ma abbiamo bisogno di toglierci i paraocchi che ci siamo messi davanti, coscientemente o no, e che ci impediscono di agire con forza e determinazione.

Finché crediamo che ciò che ci accade non dipende da noi ma da qualcos’altro, o da qualcuno, o che non ce la possiamo fare, non abbiamo alcuna possibilità di prendere in mano la nostra vita ed il nostro futuro.

A volte manca la voglia di fare le cose.

crescita

Cosa puoi fare quando ti manca la voglia, ma devi fare le cose?

Dopo aver trascorso una notte non proprio tranquilla, stamattina, suonata la sveglia,  sono rimasto a letto. Quando ho deciso di alzarmi, mi sono ricordato che avevo preso l’impegno con me stesso di fare attività fisica tutte le mattine. E’ un lavoro che porto avanti ormai da quasi un mese. Ma non ne avevo voglia.

Meglio l’obbiettivo o lo scopo?

E’ meglio lavorare sull’obbiettivo o lavorare sullo scopo?

Riflettevo sul fatto che si dice spesso che bisogna lavorare per degli obbiettivi che devono essere motivanti. Ma gli obbiettivi, a pensarci bene, sono delle immagini statiche. Sono il risultato finale di un percorso. E’ qualcosa che vediamo davanti a noi e che rappresenta il risultato. Probabilmente dobbiamo impostare il tutto partendo da una domanda: perché vogliamo raggiungere quel risultato? Qual’é lo scopo? Lo scopo ci dà la spinta ad agire, è lo stimolo che ci spinge continuamente ad andare avanti e a non fermarci, che ci dà l’energia giusta per partire e puntare al risultato finale, che è l’obbiettivo.

Domande utili, inutili, funzionali e limitanti

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Spesso ci poniamo domande del tipo: “Perché non riesco a portare a termine le cose che dico di voler fare?” oppure “perché capitano tutte a me?”. Altre volte ci diciamo invece: “Perché quando riesco a fare cose che pensavo di non essere in grado di fare mi sento soddisfatto? Oppure “perché quando sono in compagnia di persone entusiaste e motivate mi sento bene?” In base a queste domande ci daremo poi delle risposte, che saranno però completamente diverse. Se ci troviamo in uno stato negativo, come nei primi esempi, ci daremo risposte demotivanti, tipo: non sono costante, non ci riesco, non sono all’altezza della situazione, perché sono sfigato, gli altri sono migliori di me, e così via. Quando invece ci troviamo in uno stato positivo, le risposte che ci daremo saranno indirizzate a rafforzare le nostre qualità, tipo: perché sono bravo, perché sono sensibile, perché so fare le cose, perché mi impegno, perché gli altri mi danno energia, ecc. Si tratta in qualsiasi caso di credenze che abbiamo fatto nostre nel tempo, negative e poco utili nel primo caso, e positive e funzionali nel secondo. Cosa ci insegna questo? Che dobbiamo imparare a chiederci il “perché” delle cose solo quando ci troviamo in uno stato positivo. E questo ci permetterà di sentirci bene e motivati a proseguire nel nostro lavoro.